L’anno prossimo esperimento su 100 istituti. Le implicazioni sul lavoro.
Partirà con l’anno scolastico 2018-2019 l’esperimento che potrebbe portare all’accorciamento di un anno, per tutti, del percorso scolastico.
La Scuola cambia. E lo fa in funzione della difficoltà dei giovani ad inserirsi nel mondo del lavoro. Questa è almeno l’indicazione che viene data.
Interessati gioà dall’anno prossimo sono 100 istituti scolastici in tutta Italia. 44 al Nord, 33 al Sud e 23 al Centro. Per la maggior parte Licei, che sono 73.
Le prime analisi però portano alcune perplessità. Se l’esperimento verrà formalizzato a regime, si dovranno mettere in conto alcuni gravi contraccolpi per l’occupazione dei docenti.
Nonostante tutte le Scuole selezionate abbiano portato un programma che comprende un monte ore quinquennale ripartito in 4 anni, si teme che si verifichi un taglio che coinvolgerebbe alcune migliaia di cattedre.
La ministra Valeria Fedeli ha dichiarato in un’intervista riportata su Repubblica.it: “I percorsi quadriennali non nascono oggi, sono il frutto di un dibattito che va avanti da tempo e di una riforma scritta nel 2000 quando era Ministro Luigi Berlinguer. Con questa misura vogliamo consentire una sperimentazione su grandi numeri, con una maggiore diffusione”.
Le perplessità comunque restano anche in campo sociologico. C’è chi si chiede quanto beneficio potrebbe portare un ingresso anticipato dei giovani in ambito di lavoro. Il momento non troppo favorevole per l’occupazione è infatti motivo di dibattito.
I ragazzi, inoltre, dovranno essere particolarmente motivati. A loro si chiede un’alternanza scuola-lavoro che si dovrà avere prevalentemente durante le vacanze estive, nelle pause pasquali e in quelle natalizie.